BATTERIE:ALLARME AFFIDABILITA'

Allarme affidabilità: un italiano su tre a rischio panne Da una maxi ricerca condotta su 67.000 vetture in 5 paesi europei si scopre che l'Italia ha le batterie più disastrate. E che possono lasciare a piedi di colpo 19 milioni di automobiisti di VINCENZO BORGOMEO 18 gennaio 2018 Nell'epoca della super tecnologia e dell'affidabilità (più o meno) totale, le auto rimangono per strada sostanzialmente per due motivi: finisce il carburante o la batteria va Ko. Anzi, secondo una recente statistica dell’Adac, il colossale automobil club tedesco - Allgemeine Deutsche Automobil-Club - da 11 milioni di soci, il 39% delle problematiche di tutte le auto è da ricondurre proprio alla batteria. Così la cintura nera in fatto di batterie (la Johnson Controls Power Solutions, la più grande azienda del mondo del settore: forniscono ogni anno circa 152 milioni di batterie a case automobilistiche) ha realizzato una gigantesca ricerca per scoprire che nella Ue il 26% delle batterie è in gravi condizioni e che in Italia la situazione è assai peggiore: da noi gli accumulatori a rischio sono il 32%. L’indagine come dicevamo è stata gigantesca: ha coinvolto un campione di 67.000 vetture in 5 Paesi Europei. Ed è nata ovviamente non per scopi filantropici (la Johnson è un produttore, quindi di parte) ma solo per capire le dimensioni del potenziale mercato. Ma il quadro che emerge dalla ricerca è davvero preoccupante: in Italia ci sarebbero più o meno 19 milioni di auto che si possono bloccare da un momento all'altro. E se incrociamo i dati della statistica Johnson con quelli dell'Adac scopriamo poi che gli automobilisti portano d'inverno l'auto in officina per chiedere, nella maggior parte dei casi, di montare le gomme invernali. "Della batteria nessuno se ne preoccupa - spiegano all'Adac - nonostante subisca particolari sollecitazioni nella stagione fredda: l’impiego continuato del riscaldamento o del climatizzatore assorbono, per esempio, molta corrente e richiedono elevate prestazioni da parte della batteria e solo chi la fa testare regolarmente in un’officina specializzata evita spiacevoli sorprese". Va ricordato poi che oggi sulle auto moderne la batteria è un elemento chiave, che non si può cambiare come una volta: la sostituzione va fatta da un esperto con utensili speciali per non interrompere, ad esempio, il circuito di corrente fra la batteria e il computer del veicolo. Si rischia fra l'altro di rompere i circuiti di riscaldamento dei sedili o danneggiare il sistema start & stop. E chi pensa di cavarsela con i vecchi cavetti spesso non sa nemmeno dove mettere le mani: a volte la batteria è difficile da trovare perché montata in modo complicato nel bagagliaio o sotto i piedi del passeggero. Cosa fare allora? "Un errore frequente dei conducenti è l’idea che a motore spento la batteria non debba fornire energia”, spiega il Dr. Riccardo Borzoni, Director Sales Italy & Greece di Johnson Controls. “Ma sistemi come impianti di allarme, serrature delle porte, funzione Keyless-Go e sistemi di navigazione richiedono energia anche quando l’auto è parcheggiata, inoltre in inverno il riscaldamento frontale e la ventilazione sono più spesso in funzionamento continuo e tutto questo contribuisce alla scarica della batteria.” Se l’energia della batteria del veicolo non è sufficiente, il motore non riparte. “Poiché le moderne batterie non richiedono manutenzione, sono pochi i proprietari di automobili che le fanno controllare da un esperto”, afferma Borzoni. “La prossima volta che ci si reca in officina per cambiare i pneumatici o testare le luci sarebbe consigliabile far controllare anche la batteria". Ok, saranno pure consigli di parte, ma almeno si ha la certezza di non rimanere bloccati.

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